Seleziona una pagina

Il settore delle crociere in Italia sta vivendo una fase di forte espansione, con numeri che segnano nuovi record e un impatto significativo sull’economia nazionale e locale. Nel 2025, si stima che oltre 14,8 milioni di crocieristi visiteranno i porti italiani, con una crescita del 4,05% rispetto all’anno precedente. Questo boom è spinto da diversi fattori, tra cui l’aumento dell’offerta di itinerari, la modernizzazione delle navi e un’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale.


L’impatto economico e sociale

Il turismo crocieristico genera un indotto economico rilevante per i territori interessati, contribuendo non solo alle casse dei porti, ma anche alle attività commerciali, ristorative, artigianali e culturali delle città costiere. Le crociere favoriscono l’occupazione diretta e indiretta in molteplici settori, rendendo il comparto un motore chiave per lo sviluppo locale.

Il “Patto per il Mare”: una risposta alla demonizzazione

Negli ultimi anni, il settore ha dovuto affrontare critiche legate agli impatti ambientali delle grandi navi da crociera, che hanno portato a campagne di demonizzazione e restrizioni in alcune località italiane. Per contrastare queste tendenze negative, la Federagenti, rappresentata dal presidente Paolo Pessina, ha promosso il cosiddetto “Patto per il Mare”. Questo accordo mira a rafforzare la collaborazione tra operatori, istituzioni e comunità locali per valorizzare il turismo crocieristico in modo sostenibile, migliorando la qualità dei servizi e riducendo l’impatto ambientale.

Innovazione e sostenibilità: il futuro delle crociere

Le compagnie di navigazione stanno investendo fortemente nella transizione ecologica. Le nuove navi sono progettate per utilizzare tecnologie più pulite, come i motori a gas naturale liquefatto (LNG), sistemi di depurazione dei gas di scarico (scrubber) e soluzioni per il risparmio energetico a bordo. Inoltre, si stanno sviluppando itinerari che privilegiano porti meno frequentati per distribuire meglio i flussi turistici e preservare l’ambiente marino.

Itinerari e destinazioni in crescita

Oltre ai tradizionali porti del Mediterraneo occidentale, come Genova, Venezia, Napoli e Civitavecchia, si registra un aumento di interesse verso destinazioni emergenti e meno conosciute, come le isole minori della Sicilia e della Sardegna, la costa adriatica e i porti liguri più piccoli. Questo diversifica l’offerta e incentiva un turismo più diffuso e sostenibile.


Eventi e iniziative per valorizzare il turismo marittimo

Le autorità portuali e le associazioni di categoria organizzano regolarmente eventi culturali, fiere e manifestazioni legate al mare e alle crociere, per coinvolgere le comunità locali e promuovere un’immagine positiva e dinamica del settore. Tra queste, spiccano iniziative di formazione per operatori turistici, programmi di educazione ambientale e progetti di marketing territoriale integrato.

fonte: nauticastabiae.it